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MI PRENDO CURA DI TE

L’Associazione Floria Onlus ha organizzato due momenti di riflessione e formazione per genitori, nonni e educatori, nei giorni di venerdì 13 febbraio e venerdì 13 marzo 2015, ad ore 21.00 presso Sala Filarmonica di Rovereto ( ingresso libero ).


Primo Appuntamento:


 

La relazione del Dott. Pellai, illustrata e accompagnata da slides e filmati, è stata in sintesi la seguente:

Bambini e adolescenti che appartengono alle nuove generazioni, quelle che nascono e crescono nel terzo millennio, vengono definiti nativi digitali. Il loro ambiente di vita è caratterizzato dalla massiccia presenza di nuove tecnologie e gli stimoli che ricevono all’interno del contesto educativo da parte degli adulti significativi sono sempre più integrati, spesso in modo disfunzionale, da ciò che invece imparano e acquisiscono nella frequentazione di Social network e nella navigazione su Internet. La mente si dissocia dal corpo e loro spesso sono soli, confusi ed eccitati, attraversati da impulsi, pulsioni e sensazioni che con sanno orientare e integrare. Per ogni ragazzo si può infatti oggi parlare di vita online e di vita offline e spesso le due tipologie, quella virtuale e quella reale, non coincidono anzi creano divergenze e asimmetrie nel percorso di crescita e nelle relazioni tra pari e tra giovani e adulti da essere addirittura considerate vere e proprie emergenze. In particolare la dimensione dello sviluppo sessuale, della relazionalità affettiva e amorosa è oggi per bambini e preadolescenti molto impattata da ciò che essi possono sperimentare in modo virtuale all’interno dei new media. Il cellulare li connette al mondo, i Social network amplificano le possibilità di contatto e conoscenza oltre che di presentazione e rappresentazione di sé, la navigazione web permette di ottenere qualsiasi informazione, qualsiasi stimolo e qualsiasi materiale di natura sessuale, anche il più inadeguato.E in tutto questo, spesso i giovanissimi si muovono da soli, perché gli adulti non hanno competenza, non sanno come e cosa monitorare e di conseguenza nemmeno a quale modello educativo ispirarsi.
Come aiutare i nostri figli a crescere avendo un rapporto naturale e spontaneo con il proprio corpo, imparando a sentirsi e a sentire gli altri?
Quali messaggi degli adulti sono protettivi e servono per l'educazione affettiva e sentimentale dei nativi digitali?
La conferenza di Alberto Pellai si è concentrata sulle sfide educative inerenti l’educazione sessuale, affettiva e sentimentale dei nati nel terzo millennio.

Il profilo biografico di Alberto Pellai:
è Medico, Psicoterapeuta dell'età evolutiva, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica.  Lavora come ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Bio-Mediche dell'Università degli Studi di Milano, dove è docente di Educazione Sanitaria e Prevenzione. E' stato post-doctoral fellow al comitato nazionale statunitense di prevenzione dell'abuso all'infanzia.
In questi anni ha svolto numerose ricerche sull'infanzia e l'adolescenza, ha pubblicato molti libri per bambini, genitori ed insegnanti, tra cui "Nella pancia del papà", "Mamma cos'è l'amore" e "Le parole non dette" (Franco Angeli Editore). Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d'argento al merito in Sanità Pubblica. Dal 2005 al 2010 ha condotto su Radio 24 - con Nicoletta Carbone - il programma "Questa casa non è un albergo" l'unico programma radiofonico nazionale dedicato alla relazione genitori e figli, da cui è stato tratto il volume pubblicato da Feltrinelli Editore "Questa casa non è un albergo. Adolescenti: istruzioni per l'uso". I suoi due più recenti best seller sono "I papà vengono da Marte, le mamme da Venere" e "Tutto troppo presto. L'educazione sessuale dei nostri figli ai tempi di Internet" (De Agostini ed.). Ha vinto numerosi premi letterari con i suoi libri per bambini e adolescenti. Dal 2010 cura su Famiglia Cristiana la rubrica settimanale Essere genitori. Su Facebook gestisce una pagina pubblica dedicata ai consigli sull'educazione seguita da più di 6000 Followers.


Secondo Appuntamento:



La relazione del Dott. Garniga, pure essa illustrata da slides e filmati, è stata in sintesi la seguente:

Ognuno di noi, fin da bambino, è alla ricerca di significato nella propria vita, ovvero di un tempo vissuto in modo vero, pieno, motivato. Ognuno di noi ha bisogno di forze spirituali e fisiche per affrontare le asperità che troviamo lungo il nostro cammino.
Ma proprio oggi che viviamo per molti aspetti senza le minacce di un tempo, paradossalmente i nostri figli sembrano crescere più insicuri e deboli. Fino allo spettro della depressione, fino al vedere sé stessi come attori di storie avvilenti e senza lieto fine.
Possiamo invertire la tendenza? Cosa ci insegnano narrazioni antiche e moderne a proposito di felicità e dolore? Come trasformare i personaggi che affascinano i nostri figli in utili metafore del diventare grandi?
Un incontro serio ma non serioso per farsi forza con l’aiuto di piccoli grandi eroi. Perché i bambini - ma forse noi tutti - hanno bisogno di mitologie che esorcizzino il male, le fatiche, la perdita di speranza.

Il profilo biografico di Alberto Garniga
E’ innamorato delle storie, su carta e pellicola (o in digitale), e ha fatto dell’apprendimento la parola d’ordine della sua vita. Lo affascina e turba da sempre il tema della sofferenza e della motivazione. Il suo onesto personale di 3 ore e 30 in maratona è per lui motivo di orgoglio. Laureato in Filosofia e poi in Scienze della Formazione, ha insegnato in scuole in Italia e all’estero, attualmente dirige un centro di formazione professionale trentino (www.centromoda.tn.it). Dalla playlist dei suoi preferiti: Shantaram tra i libri, Into the Wild tra i film, Boxe dei Diaframma tra gli album musicali, Destini incrociati tra i podcast radio. Dai suoi eroi: Socrate, Samvise Gangee e Javier Zanetti.

Le due serate hanno avuto una buona partecipazione di pubblico, molto interessato ai contenuti presentati. I relatori hanno dimostrato grande capacità e assoluta preparazione e l'interesse del pubblico è apparso evidente alla conclusione degli interventi, quando è stato possibile fare domande e chiedere approfondimenti sugli argomenti illustrati.

I chiarimenti hanno soddisfatto la curiosità dei richiedenti e suscitato ulteriori domande e bisogni di approfondimento.


I nostri recapiti sono:

Stefania 328 6449838

Andrea 348 3148493

Amarilli 392 9440365

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